Medicina Comportamentale

L’obiettivo principale è la prevenzione per tutti i pazienti, e pertanto è quanto mai opportuno che l’intervento del veterinario con competenza di comportamento venga chiesto fin dai primi tempi, in modo da poter seguire in modo corretto la crescita del cucciolo e prevenire in tal modo le patologie comportamentali. Fin dall’inizio il veterinario affianca il proprietario, almeno per i primi 6-8 mesi di vita, ponendo in primo piano il rapporto proprietario – animale e cercando di soddisfare le esigenze di entrambi.

Il comportamento di un animale esprime la capacità di adattarsi alle modificazioni dell’ ambiente circostante, da cui l’organismo riceve continue informazioni. L’animale le analizza e produce una risposta comportamentale adeguata, secondo le sue sensazioni e capacità,in merito al contesto.
L’animale patologico è bloccato nelle sue capacità di adattamento e di conseguenza, risultandone diminuito l’apprendimento, ha maggiori difficoltà ad interagire con l’ambiente circostante. La patologia produce stati mentali anomali (fobie, ansie, depressioni), ma anche affezioni organiche (malattie metaboliche, disfunzioni sensoriali o del sistema digestivo, dermatiti da leccamento nel cane, alopecia estensiva nel gatto, ecc.) interferendo con le normali attività sociali ( irrigidimento comportamentale).
La medicina comportamentale si occupa di tali stati patologici. Il suo approccio è di tipo olistico, perché si occupa non solo del comportamento dell’animale, ma anche della sua sfera emozionale, dell’umore, dei disturbi neurovegetativi conseguenti: in altri termini, dell’organismo nella sua globalità. Inoltre la visita comportamentale segue un approccio sistemico: il disturbo comportamentale dell’animale va contestualizzato con il sistema familiare, o comunque di appartenenza, che con esso si relaziona.

Nel cane particolarmente, in quanto animale socio-referenziale per eccellenza, l’aspetto sistemico è di grande importanza. L’ambito terapeutico è richiesto, oltre che per il timore delle patologie, perché un animale che manifesta comportamenti ritenuti indesiderati provoca conseguenze altrettanto indesiderate nei confronti del gruppo di appartenenza.
Per tali motivi, in casi particolari e in presenza di disturbi già consolidati in età adulta, può essere opportuna la visita domiciliare, per valutare il comportamento dell’animale in un ambiente a lui familiare.

L’Ambulatorio Veterinario Gimigliano applica alla medicina comportamentale la rigorosità scientifica delle altre discipline, partendo dal contenuto etologico (comportamento dell’animale in esame e degli altri soggetti) e sviluppando l’aspetto clinico (le manifestazioni neurovegetative che presenta l’animale) e quello medico-veterinario (diagnosi e terapia).